Doppio Gioco

I° ATTO

di Renato Giordano

 L'azione ambientata in due locande, ad Oberleutensclorf e Toeplitz, due paesini della Boemia, negli ultimi giorni d'agosto del 1792, dove realmente avvenuto l'incontro tra Da Ponte e Casanova, che viveva l vicino nel castello di Dux.

Casanova dopo il primo incontro ad Oberleutensdorf volle accompagnare Da Ponte e Nancy fino a Dresda, ma li lasci a Toeplitz, dopo la rottura del calesse.

 

 (Siamo a Toeplitz. ancora notte ma sta iniziando ad albeggiare. Si sente una musica di Micbael Nyman.)

Da Ponte

Cosa hai intenzione di fare?

 

 Casanova

Niente.

 

 Da Ponte

... E riguardo a lui?

 

 Casanova

Di disgrazie ne capitano tante... una pi, una meno, non cambia nulla.

 

 Da Ponte

Io parto. (Pausa)

Casanova

Sto scrivendo la storia della mia vita.

 

 Da Ponte

E cosa ci racconti?

 

 Casanova

Tutto. E di tutto la verità.

 

 Da Ponte

La verità?

Se dovessi scrivere delle memorie io non racconterei certo la verità. Mai!

Ma solo quello che mi farebbe comodo raccontare.

 

 Casanova

Non ne dubito. Ma io scrivo per me. Solo per me.

 

 

 Da Ponte

Maledetto sia il gioco, Bondini, il Don Giovanni... vorrei

che tutta questa notte non vi fosse mai stata.

 

 Casanova (Ironico)

Ieri sera non la pensavi nello stesso modo...

 

(Cambiano le luci, inizia un flashback che riporta alla sera precedente. E' in luce solo Bondini che sta parlando chiaramente a Casanova. Il ricordo della serata precedente seguir a scene intervallate l'intero svolgimento della Commedia fino a ricongiungersi col filo principale della narrazione)

 

 Bondini

Carissimo Giacomo.

Che piacere rivederti. Sono passati la bellezza di cinque anni dall'ultima volta che ci siamo visti a Praga.

Che bella seratina fu quella, tu, io e Mozart con tutto quel ben di Dio di ballerine!

Ma il tempo passa! Ed il nostro Wolfgang non c' pi.

Ti confesso che oggi ho un mal di testa terribile e me l'ha potenziato un tizio di Cassel che stava in carrozza con me.

Ha iniziato tutto un discorso sul suicidio - Si parlava di un conoscente comune che s' tolto la vita - Lui, dice il tizio, ha commesso un crimine.

Un crimine? Ma ognuno padrone della sua vita!

Dico io. E lui Dio era il padrone, non l'uomo, perch Dio gliela aveva data.

E io e se Dio gliela aveva data allora l'amico ne era dunque il padrone. O pensate che colui che fa un dono rimane padrone della cosa donata? Ma Dio vieta il suicidio, lo schiavo del padrone! insomma un rompicapo, Giacomo mio, e la testa mi duole sempre pi! Mi far un salasso.

So che c' anche il maestro Da Ponte, staremo un poco

insieme pi tardi? Un vecchio impresario d'opera come me, non pu che esserne onorato!

 

(Scompare l'immagine di Bondini e torna la luce su Da Ponte e Casanova)

 

 Da Ponte

E cosa scriverai su questo Episodio?

 

(Entra Nancy, la moglie di Da Ponte)

 Casanova

Siete in partenza, potete prepararvi, cara Nancy. Ho sistemato tutto il calesse venduto.

Ho ordinato dei cavalli di posta.

Tutto pronto per la vostra partenza per Dresda.

 

 

 

 Nancy

Grazie. Sono molto felice di avervi incontrato. E mi sembra di conoscervi da sempre, invece sono passati pochissimi giorni dal nostro primo incontro in quel paesino dal nome impossibile.

 

(Ricompare L' immaginedi Bondini che parla a Casanova, mentre Nancy e Da Ponte partono)

 

 Bondini

Come si chiama il paese da cui venite?

Oberleutensdorf? Che nome impossibile! Giacomo, se te lo chiedessi, mi daresti una mano? Come quella volta con quei due Lord inglesi... Ti ricordi come dicevi? Ogni momento nasce un fesso... pi due per fregarlo, la vita amico.

Conservi sempre il tuo superbo appetito?

 

(L'azione si sposta ad alcuni giorni prima. C troviamo ad Oberleutensdorf un paesino vicino al castello di Dux dove vive Casanova. Siamo nella camera da letto di una locanda)

 

 Maton (Giovane ragazza che lavora nella locanda, sistemando il bagaglio di Casanova)

Lei ha mai ucciso qualcuno?

 

 Casanova

Dipende. Ci sono molti modi per uccidere.

 

 Maton

Vuol dire che non ha mai ucciso?

 

 Casanova

Diciamo, allora, di si.

 

 Maton

S? Davvero? Ne ero convinta solo a guardarla.

 

Pausa

 

 Casanova

Mi raccomando per il bagaglio bisogna aprirlo con cura.

Ci pensi tu?

 

 Maton

Certo. Gli artisti sono tutti strani. Lei un artista, vero?

 

 Casanova

Casanova No, non sono un artista. E arrivato un gentiluomo accompagnato da una signora, oggi, prima di me?

 

 Maton

No, e poi lo vedrebbe da solo.

 

 Casanova

Fammi sapere quando arrivano. E prepara altre due stanze.

 

 Maton

(Prende dal bagaglio di Casanova un mazzo di carte)

Delle carte! Mio padre mi ha insegnato a giocare a faraone senza perdere mai.

 

 Casanova

Fammelo vedere.

 

 Maton

Un attimo che preparo il mazzo.

 

 Casanova

Se ce la fai ti lascio la vincita.

 

 Maton

Grazie, mi servir.

Presto partir di qui anch'io.

Ci sono finita per caso a Oberleutensdorf e non ci voglio restare pi.

 

(Ha fatto delle manipolazioni)

Ecco, gioca una sola carta, sono sicura di fartela sempre perdere.

 

 

 Casanova

Bene. Scopri. Hai vinto. Adesso punto il sette. Brava. Ancora una volta, il sei... Per! lo, comunque, non giocherei mai con uno che copre il mazzo con le mani!

 

 Buio

(Torna in luce l'immagine della vicenda della sera precedente. Ora non si vede pi solo Bondni, ma appaiono anche gli altri. C' un tavolo dove s' mangiato, pronto per il gioco)

 

 Da Ponte

Carissimo Bondini, anche voi qui.

Che piacevolissimo incontro.

 

 Bondini

La gioia tutta mia, Maestro!

Questa la vostra compagna?

 

 Da Ponte

Mia moglie Nancy.

 

 Nancy

Piacere, Signore!

 

 Bondini

Complimenti, davvero complimenti...

 

 Casanova

Ho invitato il nostro amico a tenerci un po'di compagnia.

 

 Da Ponte

Vorr giocare con noi, spero.

 

 Bondini

Ne sarei onorato.

 

 Casanova

Teniamo un piccolo banco di faraone, o giochiamo all'uomo nero, o a picchetto?

 

 Da Ponte

Ai dadi, propongo di giocare ai dadi.

Un gioco popolare.

 

 Bondin

Vada per i dadi, ma giochiamo poco denaro, amici

 

 Casanova

Non v' pericolo di gioco forte!

 

(Buio sul tavolo da gioco. Luce sul resto)

(Da Ponte e sua moglie Nancy Grahl in arrivo alla locanda)

 

 Nancy

Che posto orrendo.

 

 Da Ponte

Non peggio di altri.

 

 Nancy

Qui puzza tutto come se ci trovassimo dentro un pollaio.

 

 Da Ponte

Ci si abitua subito.

 

 Nancy

C' fango dovunque.

 

 Da Ponte

Gi. (Distratto)

Sono iniziate le piogge.

 

 Nancy

Come diavolo si chiama questo posto dimenticato da Dio?

 

 Da Ponte

Oberleutensdorf.

 

 Nancy

Anche il nome insopportabile. E lui?

 

 Da Ponte

Arriver. O gi arrivato.

 

 Nancy

Com'?

 

 Da Ponte

Vecchio.

 

 Nancy

Ci dar quel denaro?

 

 Da Ponte

Glielo strapper. Ne ha senz'altro. E ormai, lui che se ne fa!

 

 Nancy

Mi far senso il solo vederlo, un tipo cos. Lo tratter appena. (Irritata)

Non vedo l'ora di partire per Dresda.

 

 Maton

(Entrando)

Da questa parte, signori.

 

 Buio

(Torna in luce il tavolo da gioco a Toeplitz)

 

 Casanova

Prego, Nancy.

 

(La fa sedere)

 

 Da Ponte

Che curioso ritrovarsi in questo paese sperduto!

 

 Bondni

Per noi eternamente in viaggio nulla strano. E poi a Toeplitz c' stazione di posta.

 

 Casanova

(A Nancy)

Bondini un impresario teatrale, ha curato la prima rappresentazione del "Don Giovanni" a Praga.

 

 Nancy

Ah, capisco.

 

 Da Ponte

Chi comincia?

 

 Bondini

A lei l'onore.

 

 Da Ponte

(Tira i dadi) Ecco!

Tre e quattro, sette.

 

 Bondni

Tocca a me. Sei.

 

 Da Ponte

Siii! Ho vinto.

 

 Casanova

Serata fortunata!

 

Buio sul tavolo e luce sulla locanda di Oberleutensdorf.

(Prima c' solo la ragazza di nome Maton, poi ancheCasanova)

 

 Maton

Sono arrivati.

 

 Casanova

Quanti sono?

 

 Maton

In tre. L'uomo, la ragazza che molto bella, ed un garzone che guida il calessino. Come bagaglio hanno due sacchi di pelle. Lui uno normale, lei bella da morire.

 

 Casanova

Allora pericoloso... per lei.

 

 Maton

Cosa?

 

 Casanova

Essere bella da morire. C'era una volta, nell'antica Grecia, una principessa che si chiamava Persefone. Un giorno l'and a trovare un vecchio cavaliere, le regal una melograna e se la port via.

 

Pausa, come se Casanova dimenticasse che sta raccontando la storia a Maton.

 

 Maton

E poi?

 

 Casanova

La madre di Persefone pianse tanto che il vecchio e cattivo Dio delle tenebre si commosse e le restitu la bella figlia.

Su, annunciami.

 

 Buio

(Luce sul tavolo)

 

 Bondini

lo ci riprovo.

 

 Da Ponte

(Tira e vince)

Ecco qua! Mettetevi in ginocchio e osannatemi! I soldi restano l per chi ha del fegato.

 

 Casanova

Qui ci vuole del vino, del vino fresco.

 

 Bondini

Tiro io. Undici! Mi dispiace amico.

 

 Da Ponte

Il piatto rimane sul tavolo!

 

 Bondini

Vuoi continuare a perdere? Per me va benissimo, amico.

Sessanta zecchini, restano l! Ce li giochiamo soli soletti!

 

 Casanova

(Alzandosi)

Soli soletti quello che pensavo anch'io

 

 Da Ponte

Proprio cos!

 

Le luci cambiano e torna la scena precedente.

 

 Da Ponte

Caro amico, che piacere rivederti.

 

 Casanova

E mio il piacere.

 

Breve pausa, i due si studiano.

 

 Da Ponte

Sono qui per te.

 

 Casanova

E questa splendida creatura?

 

 Da Ponte

Mia moglie...

 

 Casanova

Moglie... (Ammiccante)

Complimenti.

 

 Da Ponte Io sono felice di potermi ancora fregiare della tua amicizia. (tracotante) E ti sono grato per tutti i suggerimenti, pronostici, profezie, auguri e quant'altro mi scrivi sempre con prodigalit.

 

 Nancy

(Annoiata)

Piacere. Serva vostra.

 

 Casanova

(La guarda)

Serva, no.

Adesso io non sono pi padrone di nulla. E di nessuno.

 

 Nancy

Che galante! Uno stile d'altri tempi!

Vi lascio ai vostri discorsi.

E molto che non vi vedete.

Signore!

(Esce)

 Casanova

(La guarda uscire)

Da dove venite?

 

 Da Ponte

Da Trieste.

 

 Casanova

Direttamente?

 

 Da Ponte

(Frettoloso)

Sono passato per Praga.

 

 Casanova

Praga

 

 Da Ponte

S(Leggero imbarazzo)

Vorrei andare a Parigi

E' l che siamo diretti.

 

 Casanova

A Praga avrai rivisto gli amici.

Sarai stato festeggiato, in onore dei vecchi trionfi...

 

 Da Ponte

Abbastanza. (E evasivo)

Che ti sembra della mia giovane moglie?

Ci siamo sposati a Trieste.

 

 Casanova

Sposati?

Un prete cattolico ed una giovane protestante?

 

 Da Ponte

(Deciso) Sposati, sposati. E poi, non proprio protestante.

Ti trovo bene

 

 Casanova

Casanova Non sto bene. Mi sento vecchio. Vedo avvicinarsi sempre di pi Caronte con la sua barca.

 

 

 Da Ponte

Da Ponte Sar... Ma mi consola il fatto che stai ancora bene, almeno con la vista, potendo vedere cos lontano da intravvedere Caronte che sta sciogliendo la sua barca per venirti a ricevere.

 

 Casanova

(Sorride)

Da Ponte Forse potresti curare di pi la tua persona. Un po' trasandato per essere "Casanova"!... Il conte di Waldstein qui al castello? M'aveva promesso un prestito di 200 fiorini.

 

 Casanova

No, a Lipsia.

 

 Da Ponte

Solo il mio caro amico pu intercedere per me, lo farai?

 

 

 Casanova

Qual lo stato della tua borsa?

 

 

 Da Ponte

(Secco) Quasi vuota.

 

 Pausa

A proposito, ricordi quel vecchio prestito che ti ho fatto a Vienna, un giorno, sul Graben?

 

 Casanova

S, te ne sono ancora grato.

 

 

 Da Ponte

Erano 380 fiorini.

Non ve ne mai stata restituzione.

 

 Casanova

Gi. Come non ricordare quel periodo a Vienna.

 

 Da Ponte

 

Da Ponte Pensi di poter saldare quel debito?

Come hai capito, ho bisogno di denaro per il mio viaggio, che si annuncia lungo ed oscuro.

 

 Casanova

Quanto hai con te?

 

 

 Da Ponte

Sette, ottocento zecchini in tutto. Neanche completamente miei. Devo stare attento.

 

 

 Casanova

Non comunque poco, ma gi, devi essere oculato, i soldi finiscono in fretta.

(Entra la servetta Maton)

 

 Maton

Le stanze dei signori sono pronte per la notte.

 

Pausa, la ragazza esce.

 Casanova

Ti piacerebbe quella ragazza?

 

 Da Ponte

Certo, ma non ha l'aria di starci.

 

Torna la luce sul tavolo da gioco di Toepliz dove va avanti la partita.

 

 Da Ponte

Aspetta a tirare i dadi.

Nancy, vienimi vicino a portarmi fortuna.

 

 Casanova

Chi fortunato in amore, lo meno al gioco.

 

(Bondini tira)

 

 Da Ponte

Ecco qua smentito il proverbio ho vinto!

 

 

 Bondini

I miei complimenti! Per entrambe le cose!

Da Ponte Chi non avrebbe invidia per una donna cos! E non l'avete vista spogliata. il corpo anche meglio del viso.

 

 Casanova

Non ho dubbi che per una volta in vita tua non stai raccontando delle storie.

 

 Da Ponte

Certo che non racconto storie.

Alzati la gonna tesoro, fagli vedere le gambe cos che se ne fa una idea.

 

 Nancy

Ma che ti salta in mente?

 

 Da Ponte

Fai come ti dico. Mostra le gambe.

 

Nancy tira su la gonna furiosa e vergognosa allo stesso tempo.

 

 Casanova

Bene.

 

 Bondini

Complimenti!

 

 

 Casanova

Non giocate pi?

 

 Bondini

(Eccitato)

S. Un lancio per tutto quello che c' sul tavolo!

 

 Da Ponte

Ma hai il denaro?

 

 Bondini

Cento fiorini li ho. E se perdo te ne devo altri quaranta.

 

 

 Da Ponte

No, niente da fare, non gioco sulla parola.

Mi porterebbe sfortuna.

 

Bondini

Ci metto quest'orologio.

 

 

Da Ponte

Allora va bene.

 

Casanova

(A Nancy) Spostiamoci.

 

Cambiano le luci e torna l'altra scena. E' notte. Casanova sveglio, illuminato dal chiarore lunare che proviene dal balcone aperto. E' solo, poi compare Maton che gli si avvicina.

 

Maton

Come che quel suo amico e la moglie dormono in stanze separate?

 

Casanova

Il mio amico un uomo molto sfortunato in amore.

 

Maton

Mi ha fatto delle proposte.

 

Casanova

 

(Abbraccia la ragazza) E tu?

 

Maton

Non m'andava.

 

Casanova

(La tocca e la bacia)

Cosa ci fa una ragazza come te, in questo posto?

 

Maton

Maton Ho girato molto, Dresda, Praga, Bruhl, un acqua e un po' l, ora mi trovo qui, ma non per molto.

 

Casanova

Meriterebbe, sai, d'essere consolato.

 

Maton

Non ha i denti buoni.

 

(Bacia sensualmente le mani di Giacomo)

 

Casanova

Ma giovane. Ed un artista famoso.

 

Pausa

 

Maton

Va bene. Allora, vado?

 

Casanova

(L'accarezza) Si.

 

Lei si avvia, poi si volta, lo guarda egli sorride, infine esce. Casanova si alza, accende una candela ed inizia a spogliarsi. Alle sue spalle compare Nancy. Lui si volta.

 

Nancy

Ecco dunque il famoso Casanova.

 

Nancy

Certo, a vederla cos...

 

Casanova

Non si capisce a cosa si deve la mia fama.

 

Nancy

Naturalmente, ali anni passano per tutti.

 

(Lui la guarda, sorride in modo ambiguo e non risponde)

 

Nancy

Da quanto tempo conosce il mio Lorenzo?

 

Nancy

Da molti anni, Venezia...

 

Casanova

Vorrei andarci, se scagionassero Lorenzo da quelle assurde accuse.

 

Casanova

Proprio cos, "assurde accuse".

Cosa vuoi che siano per un prete qualche bestemmia, qualche orgetta con donne disponibili, qualche figlio

proprio abbandonato per strada, qualche sodomia con ragazzetti da iniziare!?

 

Nancy

(visibilmente irritata fa per andarsene)

La lascio, Buonanotte

Casanova

Sto perorando la causa con il mio amico Zaguri.

Vi sono buone prospettive.

 

(Nancy si ferma)

Nancy

Lei penser che sono scostante come tutte le donne

Casanova

Qualcuno direbbe che cos perch le donne ragionano con l'utero

 

Nancy

Lei tra quelli?

 

Casanova Anzi! Qualche tempo fa ho scritto un libro per confutare le nobili tesi di due dotti medici bolognesi a questo riguardo.

 

Nancy

E con quali argomentazioni?

 

Casanova Con le argomentazioni di chi crede di conoscere un p le donne. E d loro il posto che meritano.

 

Nancy

Furbo!

 

Casanova

Mi sembra riduttivo.

 

(Prende dalla tasca una boccetta)

Nancy

Cos'?

 

Casanova

Del laudano! Alla mia et se ne ha bisogno. Serve un filtro.

 

Nancy

Non detto. Non sempre.

 

(Lo guarda per la prima volta con interesse, mentre cala il buio)

(Luce al tavolo da gioco. Ci sono solo Da Ponte e Bondn che continuano la loro partita)

 

Bondini

Ecco qui. Me lo sentivo, ho vinto.

 

Da Ponte

La partita non finita. Lascia i soldi sul tavolo.

 

Bondini

Come, vuoi ancora giocare?

 

Da Ponte

si.

 

Bondini

Mi devo proprio riprendere tutti i soldi che ti ho dato per il Don Giovanni?

 

Da Ponte

( Tira i dadi e perde di nuovo)

Cristo, gioco ancora.

 

(Torna in luce la locanda. Casanova sempre al buio nella stanza, la stessa notte. Entra Da Ponte)

 

Da Ponte

Stanotte sono proprio soddisfatto di me.

 

Casanova

In pace con te stesso e con i sensi.

 

Da Ponte

Tu sai? (Lo guarda)

Casanova

Si, e vi ho anche guardati.

 

Da Ponte

Mentre lo facevamo?

 

Casanova

Niente male come prestazione. E che posizioni... con lei

sopra, in particolare...

 

Da Ponte

Come ti sei permesso?

 

Casanova

Nello stesso modo in cui l'ho consigliata di consolarti.

 

Da Ponte

Che Nancy non sappia, mi raccomando, altrimenti...

 

(Duro)

Casanova

Altrimenti?

 

Pausa

Ti ricordi a Praga, quella giovane di sedici anni che chiamavi con una campanella...

 

Da Ponte

Una bottiglia di tokai a destra, una scatola di tabacco di Siviglia a sinistra...

 

Casanova E tre libretti da scrivere contemporaneamente... "scriver la notte per Mozart e far conto di leggere l'Inferno, scriver la mattina per Martini e studier Il Paradiso, la sera per Salieri ... ".

Ma la notte c'era quella ragazza.

 

Da Ponte

Non avrei voluto perdere tempo con lei, ma quando si

piegava da dietro prendeva una certa posizione... E anche

tu, presente, m'istigavi a lasciarmi andare ai sensi...

 

Casanova

E, ciononostante, "l'Inferno", quasi per incanto, andava avanti.

 

Da Ponte ...

Un miracolo ... Vino, sesso, ed anche laudano, e tutto avveniva.

 

Casanova

Don Giovanni ...

 

Da Ponte

Il Don Giovanni! (Si guardano)

Casanova

No, Nancy non sapr Le ho tenuto compagnia io.

nulla, stai tranquillo.

 

Pausa

Da Ponte

Perch mi hai mandato nel letto quella ragazzina? Eh? Per

poter restare solo con Nancy?

Un'idea geniale, io mi scopo la piccola e tu mi freghi la donna.

 

Casanova

Servono luoghi bui per organizzare affari oscuri... Sei ubriaco.

 

Da Ponte

E tu sei drogato.

 

Casanova

Ogni tanto penso a cosa sarebbe stata la mia vita se non

mi fossi incaponito a voler rientrare a Venezia...

 

Da Ponte

Quello che non sopporto di te che credi che facendo o non facendo una serie di cose, in futuro succederanno o non succederanno un'altra serie di cose...

 

Casanova

Mi sento vecchio.

 

Da Ponte

E allora?

 

Casanova

Allora niente, perch tu non stai meglio di me.

 

Da Ponte

Forse soltanto un pochino, ma direi di si, se non ti dispiace.

 

Casanova

Tu non hai il cuore.

 

Da Ponte

Non ho il cuore.

Proprio cos, io non ho il cuore.

O meglio, ho il mio e mi basta.

 

Casanova

E allora mi sai dire che specie di amicizia la nostra.

 

Da Ponte

Diciamo... un'amicizia paritetica.

 

Casanova

Sta succedendo qualcosa di terribile, amico. Sono tempi davvero bui, questi.

 

Da Ponte

No, no, no. Proprio no queste sono le cose che la gente dice da sempre.

Non pensare di stare peggio degli altri.

Lascia perdere.

 

Casanova

Se cos da sempre, questo non vuol dire che bisogna

lasciar perdere.

Vuol dire solo che da troppo tempo che le cose vanno cos

 

Da Ponte

Senti, non sono i tempi che sono bui, sei tu che sei buio.

Lo sai? Lo hai capito?

Solo tu.

 

Casanova

Me ne vado.

 

Da Ponte

Ma dai, perch te ne vai?

Hai paura di parlare con me...

 

(Casanova si ferma)

Ho scritto nuovi versi, alcuni in onore del tuo conte di Waldstein. Spero che le mie ottave lo convincano a farmi il prestito che mi occorre. "Esausta ormai la mia gi floscia borsa, esausto il guardaroba e lo scrignetto, fu l'orologio l'ultima risorsa". Che ti pare?

 

Casanova

Esplicito, molto esplicito.

 

Da Ponte

"E la caduta mia fu tanto forte, che se tu non mi aiuti, eccomi a morte".

 

 

Casanova

Manca qualcosa.

 

Da Ponte

Cio?

 

Casanova

"Ormai non so di che bagnare il becco se non mi lascio far l'arme del becco".

 

 

Da Ponte

Questo scherzo non mi piace affatto.

 

Casanova

Non era uno scherzo, ma un consiglio.

 

Da Ponte

Attento a te, ti spacco la faccia.

 

Casanova

Provaci.

 

Da Ponte

Ho troppi anni meno di te.

 

Nancy

(Entrando) Su, vi pare questo il momento di litigare? Via!

 

Casanova

Pensaci ad inserire quelle strofe. Ti ho sempre dato ottimi consigli... poetici.

 

Da Ponte

Anche a Venezia litigammo perch criticavi i miei versi.

Pensavo che con il tempo fossi cambiato.

 

Casanova

E cosa conta il mio giudizio?

 

(Si guardano duramente senza parlare)

Nancy

Il mio Lorenzo ha dato ben altre dimostrazioni della sua perizia. Non deve dimostrare pi nulla.

 

Casanova

Certo, per esempio nel suo capolavoro il Don Giovanni del maestro Mozart.

 

Nancy

Esatto. E davvero un libretto bellissimo.

 

Da Ponte

Giacomo lo sa, m'ha aiutato, scrivendone alcune parti sotto mia dettatura, dandomi delle piccole idee e facendo in chiusura delle piccole correzioni.

 

Casanova

Vedo che ricordi bene. Anche le "piccole cose".

 

Nancy

Anche lei era a Praga in quei giorni?

 

Casanova

Si, ho avuto la fortuna di poter assistere alla prima assoluta di quella grande opera.

 

Da Ponte

(Leggermente in imbarazzo)

Io invece sono dovuto tornare a Vienna qualche tempo prima, richiamato da Salieri, ma ho lasciato l un degno sostituto.

 

Casanova

... Nell'ombra.

 

Nancy

In fondo quel Don Giovanni somiglia un po'al ritratto che fa la gente di lei.

 

Casanova

La genteLa gente parla a sproposito, dice anche che io ho collaborato alla scrittura dell'opera. Se lo chiedi in Praga cos rispondono.

 

Da Ponte

Allora, pensi che io possa avere quel prestito, oppure la restituzione di ci che mi devi? Vienna presto mi accoglier di nuovo trionfatore ma per ora come ti ho detto, devo andare a Parigi.

 

Casanova

Parigi... Ma c' la rivoluzione, che ci fai a Parigi. Vai invece a Londra.

 

Da Ponte

Tu sei vecchio, fuori dai tempi. Ora c' un nuovo mondo e Parigi di nuovo rifiorita.

 

Casanova

Fai come vuoi. In Francia non c' spazio per l'opera italiana in questo momento.

 

Da Ponte

Scriver in francese.

 

Casanova

O forse vuoi fare un mestiere diverso?

Ti consiglio la delazione. perfetto per te.

Potresti fornire informazioni su fatti e persone di Austria e Venezia.

Magari inventandotele, non fa mai differenza.

 

Da Ponte

Non so dove vuoi arrivare, ma non ho intenzione di far la

figura dello zimbello. O di farmi plagiare.

Attento a te, lo ripeto.

 

Pausa

Casanova

Nancy, se dovessi decidere chi di noi due Don Giovanni e chi Leporello, che diresti?

 

 

Nancy

E un gioco? E' una provocazione?

 

(Cambiano le luci e siamo di nuovo nella serata di Toeplitz)

 

Da Ponte

Ho vinto io.

Una volta ciascuno non fa male a nessuno.

 

Bondini

Se uno non sa giocare, allora non dovrebbe giocare.

Dovrebbe solo comporre versi.

 

Da Ponte

Stai calmo, amico. I miei soldi sono buoni quanto i tuoi.

 

Bondin

I tuoi soldi certo, ma non lo la tua fortuna.

Chiss cosa ci vede in te quella donna, proprio non capisco.

 

Da Ponte

Il mio fascino indiscutibile.

 

Bondini

Se Dio neutrale non puoi che perdere.

 

(Tira i dadi)

E Dio neutrale!

 

(Nancy e Casanova appartati)

Casanova

Perch ti fai comandare cos?

 

Nancy

Io faccio quello che mi si chiede, lamore!

 

Casanova

Faresti qualunque cosa ti chiedesse di fare?

 

Nancy

Si, finch durer lamore. Qualsiasi cosa.

 

(lo guarda con aria di sfida)

Casanova

Dietro c' qualche altro motivo?

 

Nancy

Chiss! Non lo saprete mai.

 

Casanova

Un tempo le donne lo facevano anche per me. Ma il tempo passa, s'invecchia, e prima ci si accorge di trovare il piacere che si trae dall'amore meno vivo e meno seducente di quanto lo si fosse immaginato prima di farlo.

Poi tanti piccoli segni dopo aver fatto lungamente all'amore non arriva un sonno veramente ristoratore; a tavola l'appetito, che prima l'amore rendeva vorace, diventa invece scarso. E ancora, la constatazione di non suscitare pi interesse nel bel sesso a prima vista ma sempre pi con la necessit dell'uso della parola.

Infine viene preferito il tuo rivale pi giovane mentre sempre pi spesso tocca sentire la gente dire "E' un uomo di una certa et...".

Ah, l'esaurirsi dell'incendio ha reso deplorevole l'incensiere...

 

Nancy

(Guardando verso il tavolo da gioco)

Sono preoccupata per Lorenzo.

 

Casanova

Perder, perder. E' troppo nervoso, un giocatore nervoso ha gi perso.

 

Nancy

E da cosa si capisce che cos nervoso?

 

Casanova

Guarda la sua mano. Continua a giocare con quell'anello.

L'altro lo sa, ed acquista sicurezza.

Non pu che perdere.

 

Nancy

Se io le dicessi che la desidero, ci crederebbe?

 

Casanova

Quando si ama il piacere non bisogna filosofare troppo se non si vuole diminuirlo.

 

 Nancy

Quindi, si?

 

Casanova

Perch, non potrei piacerti, anche con tutti gli anni di differenza!

 

 

(A Nancy viene da sorridere)

Non ci casco, spiacente!

 

Nancy

Siete davvero un uomo interessante.

 

Casanova Attenta... Prendi questa.

 

(Le d una moneta).

Chiudi le mani, bene. Conosci questo gioco? lo devo indovinare in che mano hai la moneta.

 

 

(Lei esegue)

 

Sta qui!

 

 

(Apre la mano, Casanova ha indovinato).

 

Hai visto, ho indovinato! Di nuovo... Sta qui! Hai visto? Se lo facessimo cento volte indovinerei la mano giusta tutte e cento.

 

Nancy

E come fate?

 

Casanova

Me lo dici tu con un piccolo movimento degli occhi.

 

Nancy

E allora?

 

Casanova Allora... Quello che pensiamo, quello che vogliamo, possiamo farlo o non farlo... ma non possiamo nasconderlo.

 

(Di nuovo la scena si sposta ad Oberleutensdorf Dopo il buio compare un letto. E' la notte seguente. Da Ponte e la ragazza sono sul letto)

Da Ponte

Vieni qui, su, ancora...

 

Maton

No, basta cos, non mi va p.

 

Da Ponte

Ma come, non possibile. Io non sono ancora venuto.

 

Maton

Cosa ti successo ai denti?

 

Da Ponte

Un maledetto medico per una vendetta d'amore m'ha somministrato dell'acqua forte per una infiammazione gengivale. E mi ha rovinato la bocca per sempre. Prendi, bevi.

 

Maton

No, basta.

 

Da Ponte

Lo dico io quando basta.

 

Maton

Ho detto di no.

 

Da Ponte

Dai... (Fa per baciarla)

Maton

Non mi va di baciarti.

 

Da Ponte

Vediamo chi che decide.

 

Maton

Mi fai male.

Fermati, ti prego. Ahh...

 

(Da Ponte stringe il collo della ragazza. Compare Casanova)

Casanova

"Nocet empia dolore voluptas".

Allora, dai, uccidila. Ti rifiuta. Cosa aspetti! Anche questo piacere. Concludi il godimento.

 

Da Ponte (Lasciando la ragazza)

Tu sia maledetto! Ma che sto facendo... Sono tutto un bagno di sudore... Per Dio!... Fa un caldo bestiale. Fosse per te, finirci dannato in eterno.

 

Casanova

Ah. Tu pensi che Dio esista?

 

Da Ponte

in fondo sono un sacerdote.

 

Casanova

Smettila di fare il buffone Tu non sei pi un bel niente.

Mi devi rispondere.

 

Da Ponte

Credo nell'esistenza del Diavolo.

 

Casanova

Se credi nel Diavolo, credi anche in Dio.

 

Da Ponte

L'ho invocato, Dio, tante volte quando ne ho avuto

bisogno, ma non ha mai risposto.

 

Casanova

Troppo semplice se esiste il male esiste anche il bene.

 

Da Ponte

Spesso faccio un sogno. lo esco da un Teatro dell'Opera. Sono agitato, cammino per le strade di corsa, quanto posso perch in terra c' la neve. Arrivo davanti ad una casa, entro, e li, sul letto, c' una giovanissima donna nuda, incinta. Mi avvicino, la giro di spalle. Poi prima di stendermi sopra di lei, mi volto e vedo una persona che prima non avevo notato. Questo da lontano inizia a parlarmi e dice "Preferisci Ebe o Ganimede?" oppure... "Ma non avevi detto che avresti voluto amarla solo come figlia?".

Mi avvicino a lui per capire chi sia, ma prima di arrivarci comincio a ruotare come un mulinello.

Sono convinto che il diavolo, e che quel Diavolo ha il tuo volto, anche se mi sveglio sempre prima di vederlo in viso. Non capisco perch sono venuto qui. Tanto da te non si riesce ad ottenere niente.

 

(Fa per prendere la ragazza sul letto ed andarsene via)

Casanova

No. Lei solo per me.

Perch non abbiamo nessuna relazione seria, noi.

Non hai sentito? Questo un pensierino per la gente che non ha una relazione seria. O mogli.

 

Da Ponte

Hai voglia di scherzare...

 

Maton

Di che cosa state parlando?

 

Casanova

Di fare all'amore con te. Solo io, per. Lui, no. Ha una relazione seria e deve difenderla.

 

Da Ponte

Adesso vediamo, brutto bastardo.

 

Casanova

Non ci provare neanche!

 

Da Ponte

Sei il solito. Gira solo gli occhi e te la frego.

 

Casanova

Ingrato. Pi di cos non potrei fare per te.

 

Da Ponte

Piantala, dai.

 

Casanova

E per il tuo bene. Un giorno mi ringrazierai.

 

Da Ponte

lo mi preparo a partire subito.

 

(Prende i vestiti ed esce)

Maton

(Ancora confusa)

Io ho conosciuto un prete che aveva visto il Diavolo mi

ha raccontato che gli era entrato nel letto ed hanno dovuto

lottare in modo furibondo.

Si sono picchiati.

 

Casanova

E tu ci credi all'Inferno e al Paradiso?

 

Maton

Si, ci credo.

 

Casanova

Allora dovr essere doloroso fare peccati.

 

Maton

So che Dio avr misericordia di me.

 

Casanova

Ti sei fatta male?

 

Maton

No. E tu in Dio ci credi?

 

Casanova

Qualche notte fa, immerso in un sonno profondo ho visto una luce immensa popolata da occhi, orecchie, bocche, nasi, piedi, mani, da organi genitali dell'uno e dell'altro sesso e da altri corpi che circolavano nella massa abbagliante con un movimento continuo, ma ineguale poich, urtandosi spesso tra loro si respingevano e cambiavano direzione con velocit e accelerazione proporzionali alla loro massa.

L'armonia prodotta da questo fenomeno mi rapiva mi sembrava derivare direttamente dal moto di quei piccoli corpi...

Inebriato dal piacere che questo spettacolo mi causava attraverso l'udito e la vista ho sentito la mia voce esclamare

"Dio! Mio Dio! Che piacere! Ma cos' che sto vedendo?". E la massa mi rispose "Tu vedi Dio".

 

Maton

Dio non possibile vederlo.

 

Casanova

Con gli occhi materiali, certo.

 

Maton

L'unica cosa che capisco che prendi troppo laudano.

 

(Casanova ride)

Casanova

(Toccandola) Che piccola acquasantiera per un Diavolo!

 

Maton

Ma d'altronde capita qualche volta di fare dei sogni che non vogliono dire assolutamente niente, cos almeno la penso io. Capita che ci entrino in testa delle cose che noi non possiamo controllare in nessun modo. Roba che ci entrata in testa, e nessuno al mondo saprebbe dire come e perch.

Come per esempio quella volta che ho sognato che un uomo mi rapiva e mi chiudeva a chiave nella stanza di una torre con solo una piccola finestrella dalla quale si vedeva tanta acqua intorno e pi in l un mondo meraviglioso con degli alberi bellissimi, carichi di melograne lucenti. Quando l'ho raccontato alla mia mamma lei mi ha detto che erano i ricordi di una storia che avevo sentito da bambina. I sogni non sono pi strani di quello che la vita, certe volte lo sono meno della met. Cos diceva sempre mia madre. Quando morta, mio padre fischiava in casa. Fischiava un motivo, e stonava. Sembrava il fischio del Diavolo.

In chiesa, dopo, stavamo come tanti cani bastonati.

Ma il tipo che cantava aveva una voce splendida.

Una voce acuta, stupenda. Cantava da solo, senza organo n niente. Solo la voce. E ci siamo messi tutti a piangere. Pure il prete aveva detto un sacco di cose, anche belle, ma... niente. E invece quando quel ragazzo si messo a cantare dal fondo della chiesa, e non capivamo neanche le parole, sentivamo soltanto quel suono acuto, bellissimo e triste, umano, ci siamo messi a piangere, tutti, ed io ho deciso che sarei partita.

 

(Si guarda intorno per cercare Casanova il quale nel frattempo andato via)

(DaPonte, Nancy e Bondini al tavolo, poi anche Casanova)

 

Bondini

Ho vinto ancora, mi dispiace.

 

Da Ponte

E proprio una serataccia.

 

Casanova

Perch non provi a cambiar gioco?

Faraone, per esempio.

 

Da Ponte Si,

hai ragione, giochiamo a Faraone.

 

Casanova

Ecco le carte...

 

Bondni

Bene, io tengo il banco.

 

Da Ponte

La ruota della fortuna sta cambiando, me lo sento.

 

Bondini

Giochi anche tu?

 

Casanova

Una sola puntata.

 

Da Ponte

Voglio dar retta all'istinto. Ne vedremo delle belle.

 

Bondini

Eh gi, quando si danno le carte c' sempre chi dice una cosa e chi ne dice un'altra... poi per vince uno solo!

 

(Guarda,Nancy)

A chi stai portando fortuna, eh? A lui o a me?

 

Da Ponte

Lasciala perdere. E tutta la sera che mi stuzzichi.

 

Bondin

Giocare!

 

Da Ponte

Punto il sette e il via.

 

Casanova

Ecco la mia.

 

Bondini

Vediamo .. vince il banco ed anche Giacomo.

 

Casanova

Pace di paroli.

 

Da Ponte

Raddoppio sulla stessa carta.

 

Bondini

T' andata male.

 

Da Ponte

Non possibile. Per l'ultima volta, la stessa carta, non

posso perdere tre volte di seguito.

 

Casanova

Io lascio.

 

Bondini

Hai perso la terza volta di seguito.

 

Da Ponte

Voglio giocare ancora.

 

Bondini

Hai gi perso ottocento zecchini, pi l'orologio ed una catena d'oro.

 

Da Ponte

Gioco sulla parola.

 

Bondini

Non accetto, mi porterebbe sfortuna.

 

Da Ponte (A Casanova)

Ti prego prestami del denaro.

 

Bondini

Non la prima volta che in condizioni disperate ti rivolgi a lui...

 

(Da Ponte lo guarda furibondo)

Casanova

Tu sai che non io niente.

 

Da Ponte

Quel prestito famoso di 380 fiorini!

Casanova

Non sono in grado di restituirtelo ora.

 

Da Ponte

Ma io devo...

 

Casanova

Per hai qualcos'altro...

 

(Guarda verso Nancy, Nancy risponde allo sguardo)

 

Da Ponte

Gi, ho ancora qualcosa.

 

Buio

(Alla locanda di Oberleutensdorf Le Duc, i lservo di Da Ponte, appoggia il bagaglio in terra)

 

Nancy

Allora partiamo.

Lei viene con noi naturalmente.

 

Da Ponte

Credo che Giacomo debba purtroppo tornare al castello di Dux. Deve stare l per il suo lavoro.

 

Casanova

Come dici tu, tu lo dici!

 

Nancy

Io per ci terrei particolarmente alla sua compagnia. Il calessino da tre persone, ci staremo perfettamente.

 

Casanova

Si viene sballottati molto dal viaggio.

 

Nancy

Sar un piacere per noi, vero caro?

 

Da Ponte

Un vero piacere. (Non affatto convinto)

Casanova

Allora accetto l'invito del mio amico.

Verr con voi fino a Dresda. Poi io torner indietro e voi continuerete il vostro viaggio.

 

Nancy

Verso Parigi

 

Casanova

... O verso dove vorr il destino.

lo direi... Londra.

 

Da Ponte

Non capisco cosa ci devo fare io a Londra.

 

(Da Ponte e Nancy escono, nelfrattempo entrata Maton)

 

Casanova

Non si sfugge al proprio destino. (A Maton)

Maton

Credo sia proprio cos.

 

Casanova

Da dove mi hai detto che vieni? Non sei di queste parti, vero?

 

Maton

Infatti.

 

Casanova

Mi hai detto che vieni da lontano, me lo ricordo. E stavi

con un uomo. Non cos che mi hai detto?

 

Maton

s.

 

Casanova

Dove volevate andare?

 

Maton

A Vienna, e poi a Venezia.

 

Casanova

Non si trovano da que ste parti.

 

Maton

Non mi sono fermata io. Lui mi aveva convinto che il

mondo fuori fosse un Paradiso ed io piena di curiosit ho

lasciato la mia casa. Poi mi sono resa conto che in nessun

posto si sta bene come a casa propria... Sai un anno fa ero

in uno stato pietoso.

Se ci fossimo incontrati l'anno scorso non mi avresti neanche notata.

 

Casanova

E cos sei finita qui.

 

Maton

Per qui ho visto delle cose molto interessanti.

 

Casanova

Cosa per esempio?

 

Maton

La gente.

 

Casanova

Questo s, che interessante!

 

(Si siede su una sedia e sbadiglia)

Da qualche tempo ho difficolt a dormire... La gente, Eh?

 

Maton

Ascolto sempre quello che dicono. Parlano delle stanze e della locanda, o del tempo o dello strano nome di questo paese.

C' la disperazione a volte in quei discorsi... Parlano anche dei vestiti, e dei cavalli. La gente non d mai ragione, urla soltanto...

 

(Si accorge cbe Casanova si addormentato e smette di parlare. Casanova si sveglia di soprassalto e si alza per partire. Ma prima di uscir esi volta verso Maton e le fa una carezza)

Fine Primo Atto

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