Progetto
Satyricon Circus
Renato Giordano è stato nominato componente della CONSULTA PER LO SPETTACOLO
del Ministero dei Beni e delle Attività culturali per gli anni 2016/2018.
Renato Giordano ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione del Teatro
di Roma.
Giorgio Albertazzi, Michele Placido e Renato Giordano
Durante le prove di “Satyricon”.
Una commedia sulla storia della scoperta dell'insulina
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contattare
Renato Giordano
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regiordano.rg@gmail.com
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Theatrical based medicine di Renato Giordano, il logo.
Per infomazioni sui corsi mail:
medonstage@alfafcm.com
Opere: L'Isola Che c'è, L'Isola Che c'è in concerto,
August e Marie Krogh (La passione fa la differenza), Banting,
La Storia di Elisabeth, Preludio al pomeriggio di un diabetico,
Il Treno blu.
Locandina |
L'isola che c'è
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L'Isola che c'è concerto |
L'Isola che c'è concerto |
L'Isola che c'è concerto Sala Umberto |
L'isola Giordano ,Pappalardo e Serra |
L'isola che c'è ringraziamento |
L'isola Renato Giordano e Pappalardo che intervista |
Commedia Insulina |
Commedia insulina Giordano morte di Banting |
commedia insulina Giordano Banting e Collip una scena |
Commedia insulina Giordano Foto d'insieme |
Commedia insulina Giordano una scena Mascleod |
Giordano in Commedia Insulina |
Una scena |
Una scena |
Una scena |
Un evento quello del 7 dicembre ad Avezzano di grande rilievo culturale e
sociale. L’Isola che c’è di Renato Giordano rimarrà a lungo nella memoria di
tutti coloro che hanno assistito a questa avvincente rappresentazione
teatrale. Forse solo un bravo regista ed attore, che ad un tempo fosse anche
un affermato diabetologo (quale Giordano è) poteva portare in Teatro in
maniera così affascinante la storia, già di per se straordinaria, della
scoperta dell’insulina…
(Pasquale Alfidi su terre marsicane.)
Una notizia che farà contenti molti: L’isola c’è!. Quale isola ognun lo sa, la Neverland dei desideri non (ancora) realizzati, l’isola dove approda chi mantiene lo spirito fanciullo e sogna, anche quando sognare significa scambiare la realtà con la fantasia … Da qui nasce la performance in scena stasera alla Sala Umberto : “L’isola che c’è” uno spettacolo concerto che racconta –inaspettatamente- la scoperta dell’insulina e lo fa per voci recitanti e musica dal vivo in un testo scritto e diretto da Renato Giordano. Una forma di Teatro sui generis , perché induce ad una riflessione su una delle patologie più diffuse ai nostri giorni, il diabete, raccontando una vicenda storica che parte nel 1918 e arriva al 1923. Protagonisti di questa emozionante performance sono quattro medici e scienziati…(Paola Polidoro, “Sala Umberto, l’isola che c’è di Giordano”. IL MESSAGGERO, 5 giugno 2011).
“L’Isola che c’è” , titolo riferito alla interessante e coinvolgente
tematica medico scientifica proposta da Renato Giordano, chiude il Festival
della drammaturgia italiana. Lo stesso autore e regista, presente in scena,
introduce lo spettacolo, racconta, presenta i vari personaggi, interpretati
in modo esemplare da Vanni Materassi (Macleod), Roberto Posse (Banting),
Fabrizio Marotta (Best), Goffredo Maria Bruno (Collip), Livia Cascarano,
Simone Perinelli, Nunzia Plastino.
Lo spettacolo, pur essendo un work in progress, preannuncia già una sua
strepitosa compiutezza di scrittura scenica. Lo vedremo integralmente la
stagione prossima (2010), con un cast di quindici attori, su di un
palcoscenico importante in via di definizione.
La tematica è di tipo scientifico, come è stato quest’anno per “Copenaghen”
di Fryer, o come accadeva per “I fisici” di Durrenmatt, o lo stesso
“Galileo” di Brecht...
Lo spazio della parola, che è narrata da Giordano e dialogata dagli attori
in veste di clinici, fluidifica l’atmosfera del Tordinona, penetra nella
forma dell’argomentazione scientifica, la seziona, la separa e la scandisce.
Ma la rende anche fenomeno di un “Teatro di documenti”, scoprendone senso e
ragione, in quanto somma di mutazioni d’ogni “spostamento in avanti” della
ricerca…
Nel 1923 è decretato il premio Nobel per la medicina a Macleod e a Banting:
il primo lo divide con Collip, il secondo con Best. E qui esplodono le
polemiche e le rivendicazioni reciproche fra gli scopritori dell’insulina;
soprattutto da parte di Banting scatenato contro Macleod, accusato di
appropriazione dell’altrui fatica…
Banting morirà il 20 febbraio 1941 a Gander, Terranova su di un bombardiere
caduto per pessima visibilità. Questa l’ufficialità della notizia, mentre il
regista ci suggerisce altre inquietanti ipotesi, come sembrano dimostrare i
riscontri d’archivio, ove Renato Giordano – ne ha parlato a fine spettacolo,
anche in ragione delle proprie competenze mediche – si è documentato per
redigere con scrupolo e genialità la propria sequenza drammaturgica .
(Vincenzo Sanfilippo “Con metodo scientifico in divenire”su INSCENA e
INSCENAONLINE).
Da Renato Giordano una novità assoluta, per merito e per metodo, che
risponde alla domanda: come coniugare teatro e scienza?.
La risposta è stata efficacemente data in “L’Isola che c’è”.
Sono strabilianti le assonanze di ricerca tra le forme “centrifugate”
dell’arte e della letteratura futurista e la “centrifugazione” degli
estratti pancreatici che vengono centrifugati per creare l’insulina … un
bellissimo testo contemporaneo per esprimere un universo culturale, una
visione della vita, nella forma “spettacolo” inteso come accumulo e
stratificazione delle esperienze e delle competenze. (V.S. in “TEATRO
CONTEMPORANEO E CINEMA” anno 1, n.3.09).
Sono diabetica da quando ho tre anni e ne ho 24…non ho mai provato nulla di simile trattando il tema del diabete … grazie per le forti emozioni di questo pomeriggio … (Alessandra).
E’ una storia emozionante ed appassionante.
Incredibile!. (Alessia B.)
Grazie per aver unito la scienza all’arte… poiché l’arte arriva dove la scienza non può… nel cuore delle persone … dove nascono le emozioni! Complimenti! (Laura).
Lo spettacolo scorre benissimo. Non avrei mai pensato che un
Tema del genere, potesse essere così comprensibile e suggestivo.
(Anna C.)
Una serata bellissima, e quanti sacrifici, quanta sofferenza c’è dietro ad ogni progresso umano. (Pierluigi)
Bravissimi gli attori ed eccezionale il narratore Giordano.
(Claudia C.)
Mi ha preso un nodo allo stomaco e sono stata sopraffatta dall’emozione: non mi capitava a Teatro da una vita. (Paola R.)
E’ lo spettacolo teatrale tra tutti quelli che ho visto in vita mia che mi ha colpito ed emozionato di più. (Barbara Di Natale)
Sono diabetica, e penso che tutte le persone con diabete dovrebbero vedere questo spettacolo. Ne uscirebbero arricchite e con una diversa percezione della patologia e del miracolo insulina. (A.S.).
Ho pianto. E’ uno spettacolo eccezionale. Di grande spessore internazionale dove scienza e spettacolo si fondono in modo mirabile. (V. Chiarini).
Un grande regista, un grande uomo, un grande cuore. (Ruslan , scultore).
Scritto, raccontato, recitato e messo in scena splendidamente. Grazie. (Marilisa e Pino Caruso).
Una scoperta per noi diabetici …stupenda! (Lucia Carra)
Un’emozione unica, grazie di cuore. (Alessandra).
Complimenti per la chiarezza, la precisione, la saggezza, la passione e l’”autoironia” nella realizzazione di un capolavoro che resterà unico e indelebile nella memoria. (Paola).
Non si può stare mai tranquilli! Si pensa di passare una serata normale a
teatro e si esce sconvolti ed emozionati nel profondo (Mario Scaccia).
Altri spettacoli con la stessa tematica:
August e Marie Krogh |
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Banting |
Renato Giordano in August Krogh |
Giordano in Banting , Il sogno e La Speranza, Firenze novembre 2010 |
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Renato Giordano changin Diabetes 21.06.2010. |
Banting di Giordano |
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Renato Giordano in August Krogh, Media Prize |
La Storia di
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Preludio Al Pomeriggio di un Diabetico
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Il Treno blu
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